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Apicectomie

L’apicectomia (tagliare l'apice) fa parte delle discipline della microchirurgia odontoiatrica, quindi per la sua attuazione è necessario essere in possesso di un microscopio operatorio.

Quando con la semplice devitalizzazione non è possibile detergere e sigillare i canali radicolari in maniera perfetta, si verifica la formazione di una infezione cronica all’apice del dente detta “granuloma". L’obiettivo dell’apicectomia è quello di sigillare chirurgicamente il canale dall’apice, terapia che non si è potuto fare con la semplice devitalizzazione.

Le situazioni in cui è necessario ricorrere all’apicectomia sono le seguenti:

  • Presenza di perni cementati
  • Presenza di capsule
  • Presenza di canali molto curvi
  • Presenza di canalicoli laterali, etc.

Il trattamento è indolore e si esegue in anestesia locale. Anche se molto più complessa, l’apicectomia è realizzabile anche su denti posteriori pluri radicolati.

Ricomparsa dei granulomi apicali in denti già trattati con apicectomia.

La percentuale di ricomparsa dei granulomi peri apicali in denti già trattati con apicectomia è purtroppo abbastanza alta. La percentuale di successo a lungo termine è data essenzialmente dalla capacità dell’operatore di creare un buon sigillo apicale in campo asciutto e che si mantenga tale nel tempo. Dopo trent’anni di esperienza clinica, si può affermare che tutti i cementi per sigillare l’apice commercializzati come “permanenti” tendono invece nel tempo a riassorbirsi.

Questa è una delle cause principali dell’alta percentuale di insuccesso dei denti apicectomizzati: difatti al ricrearsi della comunicazione tra canale radicolare e tessuti esterni all’apice, si ha immediatamente come conseguenza la ricomparsa del granuloma.

Caso clinico di doppia apicectomia dei due incisivi centrali superiori

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